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Finance

Public Equity?

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Mentre i poveri portoricani di New York stanno ancora cercando di capire come abbiano ottenuto epoi perso il loro quadrilocale a Manhattan con vista West side, le contestatrici di Code Pink per unavolta saranno appagati. “We want our $$$ back” recitava uno striscione alle spalle di uno dei pochi banchieri resistiti alla bufera finanziaria, Lloyd Blankfein, il numero uno di Wall Street, made in Usa (anzi made in Bronx). All’epoca, nel 2009, all’International investitor waschinton congress, i venti di indignazione pubblica sui prestiti statali alle banche arrivavano a raffiche. Ma oggi, dopo aver recuperato, con congrui interessi, già molti stanziamenti, arriva la notizia di profitti per 16,5 miliardi di dollari derivanti dalla conversione in azioni di aiuti pubblici destinati ad AIG, altrimenti fallita.Negli stessi giorni del capital gain annunciato, firmato W.Bush – H.Paulson, arrivano cattive nuove dall’Europa. Per le strade di Dublino, fischiettando “too big too fail” (imparato dai cugini oltre oceano), si guarda in alto ! Si cercano due cose: un aiuto Provvidenziale e il debito sul Pil, schizzato al 32% a seguito di un aiuto statale indirizzato alla Anglo Irish Bank di 6,4 miliardi di euro in più del previsto.

Abbandonando la piovosa zona anglosassone e spostandoci al caldo, per cercare almeno di salvare una delle quattro cose che l’imprenditore Cesarino Tassoni in “Vacanze di natale” (1983) consiglia, “Bel temp, salut, turtelen e quattren in stufen mai!”, giungiamo in Spagna quindi in Grecia. Per quanto riguarda alla prima, piccolo gossip: abbandona il club della tripla A! La seconda, invece, ci fa ricordare tanto il nostro Bel Paese. Il nuovo progetto di risanamento greco basato sulla lotta all’evasione dilagante, alla corruzione e agli sprechi parte da una promettente azione: un condono fiscale ! Proprio così. Il ministro dell’economia greco George Papaconstantinou interviene precisando: “Questa è l’ultima possibilità per un nuovo inizio”. Affermazione in netta contraddizione con il proverbio popolare: “Chi ben comincia è a metà dell’opera!”. Delle due l’una, a voi la scelta!

Goodnews dall’Italia? Abbandonata l’ipotesi suggerita dal comico Guzzanti, in una parodia su Tremonti, di vendere la Sardegna, sembra non siano venute altre brillanti idee (né dai comici né dalla politica). Va da sé, l’inizio dei “disclaimer”, da Piazza del Campo: il Monte dei Paschi di Siena ha inviato ai propri clienti numerosi avvisi avente come oggetto l’aumento del rischio dei titoli di stato italiani. I Cct sono per esempio passati al 2° livello di una scala, elaborata dalla stessa banca, a 5 livelli di rischio; i Btp trentennali al 4° !

Forse gli opposti esiti dell’intervento statale nell’economia reale e nel sistema finanziario sono dovuti ad una radicale differenza strutturale tra i due mondi, che , per chiudere in allegria, Renato Carosone spiegherebbe così: “tu vuoi vivere alla moda / ma se bevi whisky and soda / po’ te sente ‘e disturbà. / Tu abballe ‘o roccorol / tu giochi al basebal ‘ / ma ‘e solde pe’ Camel / chi te li dà? … / La borsetta di mammà!”

Carlo Foce

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