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Giovani, Impresa, Europa… BocconianaMente

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“Giovani, Impresa, Europa”, questo il titolo-tema della conferenza organizzata dagli studenti della neonata Associazione BocconianaMente, tenutasi giovedì 11 ottobre 2012, presso l’Università Bocconi, incontro di estremo interesse per l’attualità, il rilievo dell’argomento trattato e l’elevato contributo dei relatori intervenuti.

Tra questi, Maurizio Dallocchio, ex Bocconiano, oggi Professore Ordinario titolare della Cattedra Finanza aziendale e direttore del Master in Corporate Finance della SDA Bocconi, Lara Comi, ex Bocconiana, ora Europarlamentare PDL-PPE, Alessia Mosca, parlamentare PD-PSE, Alvise Biffi, ex Bocconiano, attuale Presidente giovani Assolombarda, Paola Mariani, Docente di Diritto dell’Unione Europea e Diritto Internazionale Privato in Bocconi, Maurizio del Conte, Docente di Diritto del Lavoro in Bocconi, Elisabetta Pero ed Alex Cena, studenti ideatori ed organizzatori dell’evento, Matteo Achilli, fondatore della concreta realtà di Egomnia, Gherardo Liguori, ideatore di Academic Insight, Michele Lauriola e Timur Khoussainov.

I giovani, è stato detto a più riprese, rappresentano una risorsa straordinaria per il futuro dell’Italia e dell’Europa, soprattutto in questo momento di grave crisi, in cui le imprese sono chiamate a rivedere radicalmente le dinamiche economiche e a riprogettare ab imis fundamentis le strategie aziendali. Proprio loro possono divenire i protagonisti principali del cambiamento che si impone a più livelli e in ambiti diversi, purché dotati di risorse, strumenti, mezzi, prospettive, capacità professionali aperte al confronto, alla competizione e alla dimensione nuova e diversa del mercato e dell’impresa.

Giovani, Impresa, Europa: tre monadi leibniziane, ossia centri generatori di energia che, come ha affermato il Prof. Dallocchio, debbono però porsi in relazione reciproca, configurarsi come azioni e forze sistemiche, sinergiche, straordinarie.

Il processo di rigenerazione economico, politico e sociale non può infatti prescindere dalle iniezioni di competenza e professionalità proprie dei giovani, operatori privilegiati e primi del cambiamento, dotati di intelligenza e operatività dinamica, capaci di dare forma e sostanza a strategie efficaci ed efficienti, conoscitori attenti delle effettive potenzialità ed eccellenze del nostro Paese, seriamente ed attivamente impegnati in politica nella ricerca e nella promozione del bene comune.

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E, in quest’ottica, ha proseguito, le imprese, per parte loro, devono creare benefici duraturi, tornare a crescere in termini di innovazione, formazione e penetrazione, riscoprendo una forte vocazione alla internazionalizzazione, investendo sulle risorse e sul capitale umano.

L’Europa invece, per parte sua, deve assumere, nei diversi ambiti, dimensioni robuste, adeguate, forti, perseguendo valide economie di scala e proteggendo l’Euro sul piano politico-finanziario.

Con riferimento alla formazione dei giovani, Lara Comi, appena eletta migliore deputata europea nel campo del mercato interno e protezione dei consumatori, ha ribadito l’importanza di promuovere in loro una spiccata coscienza civica, una profonda cultura dell’impegno, sì da vincere una certa indifferenza o disaffezione di recente manifestatasi verso i valori e gli ideali della politica.

È necessario, a suo parere, che le nuove generazioni recuperino tale passione e riscoprano la centralità della politica in termini di esperienza autentica, positiva di dialogo e democrazia, di crescita e sviluppo di quello straordinario capitale umano che è l’espressione più alta della nostra cultura e civiltà.

Si tratta dunque di spendersi senza riserve e con profonda convinzione per nobili fini e scopi collettivi; i risultati confermeranno le ragioni e la bontà di tale fatica, una fatica che mira a costituire davvero gli Stati Uniti d’Europa, un patrimonio unico e prezioso.

Per tali motivi, ha spiegato, dopo l’annunciato ridimensionamento dei fondi, è stato rinnovato il progetto Erasmus, opportunità di crescita a vantaggio di studenti ed imprenditori, dal momento che non solo incoraggia la conoscenza di percorsi universitari e l’approccio a cultura diverse, ma anche realizza esperienze di condivisione e coesione umana, politica e sociale certamente significative ed importanti.

Di più, per Alessia Mosca si pone in prima battuta il problema di offrire concrete possibilità occupazionali ai giovani, favorendo, con politiche mirate, il rientro di cervelli migrati all’estero e promuovendo, con adeguati incentivi, anche di tipo fiscale, il loro reinserimento nel nostro Paese.

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Ma per il Prof. Maurizio Del Conte, in un contesto decisamente competitivo, vi è spazio solo per soggetti competenti ed adeguatamente formati. Ne discende la necessità, la convenienza, di investire maggiormente nell’istruzione, nell’università e nella ricerca e nell’utilizzo di tali risorse di inestimabile valore.

Non solo. Alvise Biffi, presidente di Assolombarda ed esperto conoscitore della realtà imprenditoriale, ha rilevato che i giovani in Italia sono penalizzati sotto vari profili, da quello fiscale al costo del lavoro, dal livello delle infrastrutture alle opportunità di mercato. Una condizione di svantaggio che dobbiamo superare a breve.

Si tratta sicuramente di raccogliere una sfida difficile che ci vede svantaggiati su più fronti, ha continuato la Prof. Paola Mariani, esperta conoscitrice di Diritto Europeo, essendo chiamati a colmare lacune conoscitive, culturali, normative, giuridiche rilevantissime e del tutto ingiustificabili. Invero, la conoscenza esatta e la rigorosa applicazione del diritto comunitario sono divenute fondamentali ed imprescindibili, in considerazione anche del notevole impulso delle relazioni intrattenute tra Stati, sebbene non sempre ne abbiano contezza il cittadino medio e nemmeno i politici, come confermato dall’italianissimo primato in materia di infrazioni compiute per mancata, incompleta o scorretta trasposizione delle direttive europee.

Di qui l’importanza di formare una nuova sensibilità e coscienza, come pure di educare le nuove generazioni ai principi del Diritto Europeo, cosicché esso divenga davvero diritto comune, condiviso, unitario, e il diritto dell’Europa si manifesti nell’Europa del diritto, come auspicato da più parti.

Ai giuristi, in particolare, va ascritta la responsabilità di attivarsi di concerto col mondo politico per la realizzazione concreta e positiva dell’Unione, sì da ottenere i numerosi fondi da essa istituiti anche a favore dei giovani e delle imprese che sovente, per imperizia dei governanti, rimangono inutilizzati, come pure i vantaggi competitivi offerti da norme quali, ad esempio, la direttiva Bolkenstein, che prevede il dinamismo e la facilitazione della circolazione di servizi in tutta Europa, in un’ottica di crescita generale.

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Ultimo ma non da meno, ha asserito, vi sia il coraggio e la coerenza di rivedere il nostro sistema scolastico e universitario, uniformandolo a quello europeo, solo allora saremo a pieno titolo e diritto abitanti di una casa comune e di una comune realtà.

Con il loro contributo di idee e di esperienze, gli studenti Bocconiani intervenuti hanno confermato i rilievi e le riflessioni emersi nel corso del dibattito. Quindi hanno spiegato di aver investito, avviato impresa nel nostro Paese, certi che “l’Italia non ha mai deluso chi le ha dato fiducia” (prof. M. Monti).

Maria Lucia Passador

marialucia.passador@gmail.com

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