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La neve diventa un lusso per pochi

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“Quest’anno non nevicherà”. Queste le parole che i bambini russi potrebbero sentirsi dire in uno dei prossimi inverni, mentre si trovano affacciati alla finestra, con gli occhi spalancati e i nasi appoggiati al vetro, increduli  di non aver ancora visto scendere i primi fiocchi di neve. E se ne chiederanno il motivo, la risposta sarà: “Perché costa troppo!”.

È proprio questo il motivo del provvedimento che già dall’inverno scorso il sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov, ha cercato di mettere in atto.  Per la città la neve comporta dei costi notevoli. Ogni giorno invernale vengono impiegati 2500 spalaneve e sono ben 50000 i lavoratori impegnati nella pulizia delle strade della capitale. Tali risorse potrebbero certo essere impiegate in altri modi se non ci fosse questo inconveniente delle nevicate.

Un problema che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato assolutamente irrisolvibile, ha oggi una soluzione interessante. La risposta al “problema neve” sono tonnellate di ioduro di argento, polvere di cemento o azoto liquido che, venendo  rilasciate nelle nuvole favoriscono le precipitazioni di piogge, scongiurando il verificarsi delle caratteristiche nevicate che sono solite abbattersi sulla città. In realtà tale pratica viene già utilizzata alla vigilia di grandi celebrazioni con buoni risultati e per questo il sindaco ha pensato di estenderla a tutta la stagione in modo da risolvere una volta per tutte la cosa.

Il provvedimento non è ancora stato approvato poiché numerosi sono gli studi che devono essere effettuati per assicurarsi che le sostanze chimiche non siano nocive per la popolazione e che quindi si possa operare in tutta sicurezza senza compromettere la salute degli abitanti. Questo sembra essere l’unico punto di riflessione che occorre chiarire prima di realizzare il progetto. Per il resto l’idea è sembrata buona a molti, una soluzione geniale addirittura. Viene, infatti, naturale chiedersi: “Se la scienza ha trovato il modo per evitare i disagi della neve, perché non sfruttarlo?” .

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Tuttavia da un’analisi più attenta potrebbe emergere anche un altro aspetto ugualmente degno di nota. Le precipitazioni nevose costituiscono unicamente un disagio?

La neve durante l’inverno a Mosca è una cifra distintiva della città. Fa parte del suo fascino e della sua storia.  La si potrebbe addirittura considerare una componente fondamentale del patrimonio paesaggistico della capitale russa. Proprio nei mesi più freddi la città si riveste di un fascino particolare e grazie a questa coltre bianca diventa particolarmente incantevole. È forse stata  anche questa una delle fonti d’ispirazione dei celebri scrittori russi? Avrebbero scritto i loro capolavori senza tale elemento, così suggestivo?

Come in un mondo sempre più globalizzato è importante cercare di salvaguardare le peculiarità distintive di ciascun popolo, non è allo stesso modo importante, nell’ambito di una vita sempre più artificiale all’interno delle metropoli, mantenere le differenze caratteristiche tra una stagione e l’altra?  Non è forse anche questo un patrimonio importante da difendere? Nella società moderna i mesi e le stagioni si susseguono in maniera sempre uguale. Le nostre vite si svolgono maggiormente all’interno di uffici e abitazioni e sono davvero poche le occasioni che ci permettono di accorgerci del mutare delle stagioni. La neve costituisce una di queste rare e preziose occasioni. Prima di liquidare in questo modo la protagonista indiscussa dell’inverno è forse opportuno riflettere anche su tali aspetti.

Il risparmio economico derivante dalla attuazione del progetto, basta davvero per togliere definitivamente di scena la neve? Basterebbe soltanto fermarsi mentre scende la sera a guardare il Cremlino ricoperto di neve specchiarsi sulle acque del fiume Moscova per avere la risposta.

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Ester Lazzari

esterlaz12@gmail.com

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