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On Campus

Annullati i programmi di scambio extra UE per il prossimo anno

Reading time: 2 minutes

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di Redazione

A gironzolare per gli uffici di Via Sarfatti ci si annoia non poco ma, a volte, può capitare di scoprire qualcosa che ti cambia la giornata. E a molti anche di più.

Dopo aver individuato la presenza di alcune informazioni non vere nelle domande dei visti di alcuni studenti attualmente in scambio in Stati Uniti, Brasile e Cina, molti consolati e ambasciate si sono rifiutati di fornire alla Bocconi la documentazione necessaria per gli studenti in partenza il prossimo anno.

Da controlli più approfonditi, infatti, pare che le irregolarità siano più di due o tre. La situazione sta creando non poco imbarazzo negli uffici della nostra Università e del Ministero dell’Istruzione.

Una nostra fonte ci ha riferito di scambi di mail molto accesi tra l’università e diversi consolati in cui, questi ultimi, si dicono “esterrefatti dalle gravi irregolarità nei profili e dall’incuranza dell’università nel controllare la veridicità delle informazioni fornite dagli studenti”.

Il tutto potrebbe passare come  il solito intoppo amministrativo, se l’Università non avesse momentaneamente sospeso tutti i programmi exchange, double degree e campus abroad in paesi al di fuori dell’Unione Europea per il prossimo anno accademico.

Ancora da chiarire sono le dinamiche per quanto riguarda gli scambi all’interno della Comunità Europea. Così, mentre il Rettore incontrerà domani il neo Ministro Giannini, Mario Monti è volato a Bruxelles per chiarire la faccenda con l’UE, che ha annunciato gravi conseguenze nel caso in cui le irregolarità risultassero fondate anche per gli scambi erasmus.

traileoni@unibocconi.it

5 comments
  1. Alfredo

    Pessimo pesce d’aprile. Vera caduta di stile per un giornale studentesco di un’università come la Bocconi.

  2. Admin

    Cari lettori, per chi non lo avesse capito, si trattava di un pesce d’aprile.
    Un po’ d’ironia, ogni tanto, non guasta.

  3. Federica

    Alfredo,
    come diceva Leopardi, chi sa ridere è padrone del mondo. Mi rendo conto che questo non basti, quindi ti informo che, all’estero ma non solo, le maggiori testate giornalistiche prendono molto sul serio il primo aprile, pubblicando e divulgando regolarmente ogni anno notizie ben più assurde di questa. Qualche nome: il Guardian, l’Independent, il Times, il Daily Telegraph, per arrivare a BBC, Google e Wikipedia.
    Così, nel caso volessi fare la morale anche a loro.

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