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Off Campus

#TiLSunday 29.03.2015

Reading time: 2 minutes

#TiLSunday, rubrica domenicale a cura di Tommaso Di Vico sulle letture più interessanti e particolari della settimana passata.

Al penultimo Coachella, Jimmy Kimmel ha inviato una troupe per chiedere agli alternativi del festival cosa ne pensassero di cinque band indie totalmente inventate. Le risposte? “They are great!”, “So unique”, “A-ma-zing”. Ne è venuta fuori la parodia meglio riuscita sugli hipster esperti di musica, qui il video.
Avesse fatto così anche uno dei bocconiani intervistati sui gusti musicali ci saremmo divertiti molto di più. Di sicuro l’autore di Vice avrebbe comunque risposto “Certo, loro”.

 

Lo strepitoso articolo di Lena Dunham sul New Yorker inizia così: “Do the following statements refer to (a) my dog or (b) my Jewish boyfriend?”. Seguono 35 frasi che il lettore deve attribuire a uno dei due. Dunham ha madre ebrea e si definisce “culturally Jewish” ma  non le è bastato per evitare accuse di antisemitismo.

 

Sempre Vice, che evidentemente s’è perso in Viale Tibaldi e dintorni. Mattia Salvia ironizza sulla reputazione della 90/91 in un articolo con un titolo da Sciarelli: Ho passato una notte sull’autobus più malfamato di Milano. Spoiler: è sopravvissuto.

 

A Washington si parla molto del licenziamento della Chief Florist della Casa Bianca. L’ex decoratrice floreale più importante d’America è stata addirittura accompagnata fuori dalla security senza neanche un saluto degli Obama. Fox News ha provato a montarci su uno scandalo, non c’è riuscito granché.

 

NBC fa i conti in tasca all’ISIS e scopre che il califfato potrebbe essere il gruppo terroristico più ricco di sempre. La ricchezza degli jihadisti nasce da un’estesa diversificazione delle fonti di reddito: rapine in banca, 25000 barili di petrolio al giorno e, secondo il governo dell’Iraq, anche una tassa da duecento dollari per i Cristiani che vogliono evitare la crucifissione.

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Tommaso Di Vico

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