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RADARappresentanza – CLMG

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Di Angelo Firrito.

Quando le elezioni si avvicinano, lo sappiamo bene, la Bocconi entra in tumulto: diventa quasi impossibile spostarsi da un edificio all’altro senza incappare in qualche politicante, che non aspetta altra occasione per sciorinarti programmi elettorali e promesse per il futuro. D’altronde, se non facessero così, non avremmo neanche l’opportunità di sapere chi siano o semplicemente vederli in faccia.
Una domanda però sorge spontanea: quei 28 ragazzi eletti, durante il resto dell’anno, fanno veramente qualcosa? Come ci rappresentano davanti a professori ed istituzioni?
È così che nasce questa rubrica, il cui obiettivo è conoscere e monitorare i nostri rappresentanti, dandoci l’opportunità di conoscerli meglio.
Per iniziare, abbiamo deciso di intervistare due dei tre rappresentati degli studenti alla Scuola Di Giurisprudenza, Giulia Rotelli (eletta con Act Bocconi) e Manuel Sturba (eletto con B.lab Bocconi).

“Giulia, Manuel, in che consiste il vostro ruolo di Rappresentanti alla Scuola Di Giurisprudenza?”

«È come essere rappresentanti di classe.» inizia Giulia «Le tematiche che ci troviamo a discutere, tuttavia, sono più complesse e variano dall’ organizzazione della didattica al piano di studi, fino a riforme che vengono portate avanti durante il corso di tutto l’anno»

Ribadisce Manuel: «il nostro compito è simile a quello dei rappresentati di classe ma, differentemente da loro, che risolvono problemi di tutti i giorni, noi ci occupiamo di questioni che domani potrebbero riguardare l’intera università. Quello che facciamo noi è portare le istanze degli studenti all’attenzione del Consiglio di Scuola, cui poi spetta prendere la decisione finale»

“In linea di massima, riscontrate problemi ad instaurare un dialogo con i professori del Consiglio o quest’ultimi tendono a mostrarsi disponibili?”

La risposta da parte loro è univoca: per quanto riguarda dialogo e discussione i professori si dimostrano molto aperti. Cosa assai più difficile è ottenere che accettino le nostre proposte. Tuttavia, anche quando ne cestinano una, non mancano mai di motivare le loro scelte approfonditamente.

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“State effettivamente lavorando alla realizzazione del programma elettorale? Se sì con quali risultati?”

Inizia Manuel: «tre sono i punti fondamentali del programma B.lab per giurisprudenza: double degree, 8 punti per la tesi e prestito d’onore quinquennale. Tre punti che, come specificato nel programma elettorale, richiedono tempi di approvazione molto lunghi e che, in virtù di ciò, ci siamo impegnati a sottoporre all’attenzione del Consiglio fin dai primissimi incontri. Il percorso richiede dialogo e mediazione, le tempistiche non sono brevi. Parliamo di proposte strutturali abbastanza importanti, ma i segnali sono positivi. L’unico tema non ancora trattato è il prestito d’onore perché abbiamo preferito discutere una macro-tematica alla volta, ma sarà oggetto dei consigli a venire. Un altro punto discusso è stato il problema inerente l’esame di privato comparato. Anche lì stiamo mediando, i professori non sono ostili ma appaiono saldamente ancorati alle loro posizioni»

Giulia, chiamata a rispondere del tanto discusso cambio di calendario accademico, dell’esame salva media e della didattica più student-friendly, afferma: «La didattica più pratica verrà discussa dal prossimo consiglio, al momento non è stato avviato un dialogo tra i diversi organi per affrontare la cosa. Non è stato fatto – spiega – in quanto finora ci siamo focalizzati maggiormente su misure quali l’introduzione di diritto parlamentare come opzionale e rendere i corsi già in programma più pratici. Per quanto riguarda il calendario accademico, il problema è più fortemente sentito nei corsi di economia, motivo per il quale noi di Giuris non siamo in prima linea nella discussione. A giugno si vedrà. Ad ogni modo, grandi stravolgimenti non sono ipotizzabili. Riguardo il salva-media non è stato ancora fatto nulla – comprenderete la complessità del tema – ma è un nostro impegno per il futuro»

“Cosa farete alle prossime elezioni? avete intenzione di ricandidarvi?”

«Penso sia un po’ presto per parlarne» dice Giulia «ma, essendo il prossimo l’ultimo anno che trascorrerò in Bocconi, immagino mi concentrerò maggiormente su altro. Diciamo che al momento sono più orientata a sostenere candidati più giovani dal volto nuovo»

Manuel, invece, conferma il suo impegno: «c’è ancora tanto lavoro da fare. Come rappresentante di giurisprudenza, il mio compito è portare a termine il programma per cui sono stato eletto. Ad ogni modo, B.lab si ripresenterà senz’altro alle elezioni ed è mia intenzione dare una mano al gruppo anche in futuro. Non saprei dire però con che ruolo. Sarà il gruppo a decidere»

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