Intervista di Francesca Sofia Cocco
In vista delle prossime elezioni bocconiane il 14 e 15 maggio, abbiamo posto qualche domanda ai candidati al CNSU, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Innanzitutto presentati…
Matteo Giugovaz (Unilab): Sono Matteo Giugovaz, detto Giugo per gli amici, vengo da Trieste e faccio il terzo anno di Bief-Economics. Sono entrato in Ess per la magistrale. Ho fatto il rappresentante d’istituto per 2 anni alle superiori e per un anno sono stato presidente della Consulta Provinciale di Trieste. All’università mi sono avvicinato subito al mondo della rappresentanza, entrando in Blab al primo anno. Ho fatto il rappresentante di classe per tre anni e il rappresentante di corso. Sono stato candidato in triennale al primo anno però ho perso. Nel secondo semestre del secondo anno sono diventato capogruppo di Blab.

Martino Grillo (Obiettivo studenti): Sono Martino Grillo, ho 20 anni e sono di Milano. Frequento il secondo anno di Cleam. Non ho mai partecipato ad altre elezioni qui in università, però al liceo ho fatto il rappresentante d’istituto al terzo anno e sono stato in consiglio di presidenza della consulta di Milano nei successivi due anni.

Francesco Zonno (Team-La svolta): Sono Francesco Zonno, ho 21 anni e sono di un piccolo paese vicino a Gallipoli. Sono al terzo anno di Cleam. Qui in Bocconi ho fatto il rappresentante al consiglio accademico e fino ad ottobre del prossimo anno sono il rappresentante per tutti gli studenti universitari della regione Lombardia nel comitato dei rettori lombardi, un’elezione di secondo livello. Al liceo sono stato rappresentante d’istituto.

Cosa è per te la rappresentanza?
Matteo Giugovaz (Unilab): All’inizio era solo un gioco, poi mi sono accorto che l’impegno per gli altri è una cosa bellissima: la rappresentanza è il modo migliore per avere un impatto, modificare le cose non per sé stessi ma per la comunità in cui vivi.
Martino Grillo (Obiettivo studenti): Per me la rappresentanza è la più alta forma di carità, intesa come conoscere l’altro e aiutarlo nei suoi bisogni.
Francesco Zonno (Team-La svolta): La rappresentanza è la capacità di ascoltare le persone e avere la caparbietà di incidere sugli organi in cui si lavora avendo capito quali sono le vere problematiche degli studenti.
Perché hai deciso di candidarti per il CNSU?
Matteo Giugovaz (Unilab): Il sistema universitario italiano deve ancora procedere: è in generale molto indietro rispetto al resto del mondo. Perciò sono grintoso e ho voglia di mettermi in gioco: nell’istruzione non può esistere il “non essere abbastanza”. Penso che noi studenti dobbiamo partecipare alla discussione con il MIUR per poter veramente fare un cambiamento.
Martino Grillo (Obiettivo studenti): In questi due anni sono stato coinvolto in tanti aspetti della vita universitaria, ad esempio le associazioni. Ho deciso di candidarmi perché vivendo l’università mi sono appassionato a tutti i suoi aspetti e mi sono incuriosito. Partecipare al CNSU potrebbe essere una grande occasione per aiutare gli studenti italiani.
Francesco Zonno (Team-La svolta): Ho deciso di candidarmi per dare continuità al lavoro che avevo fatto in questa circoscrizione come rappresentante degli studenti lombardi. Il panorama milanese è una best practice che deve essere esportata a livello nazionale, perciò bisogna dare voce a questo distretto di eccellenza.
Ci parli della lista per cui ti candidi?
Matteo Giugovaz (Unilab): Unilab è un network che lotta per un’università moderna e al passo coi tempi. In tre aggettivi, è indipendente; orizzontale, perché le proposte nascono da noi e tra pari; e proattiva. Unilab è nata dal sogno di Angelo Antinoro 6 anni fa di avere un network di liste universitarie indipendenti. Quasi tutte le liste che corrono per il CNSU sono politicizzate, invece Unilab è apartitica, apolitica, laica: non riceviamo fondi da nessuno. Ci stiamo espandendo: prima eravamo presenti solo nel nord-ovest ora siamo presenti anche nel nord-est e nel centro, principalmente nel Lazio. A sud siamo alleati con la lista Confederazione degli studenti, anch’essa indipendente. Quest’anno abbiamo l’ambizione di conquistare ancora più seggi.
Martino Grillo (Obiettivo studenti): Obiettivo studenti è un’associazione nata in Bocconi, che promuove iniziative di tipo culturale. L’iniziativa a cui teniamo di più è il pre-test Bocconi che organizziamo ogni anno prima del test vero e proprio. La lista si associa al Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio (CLDS), presente su tutto il territorio nazionale e che ci consente di candidarci. Si dichiara apartitico e non ha nessuna accezione politica. Come suggerisce il nome, pone l’attenzione sul problema delle borse di studio, che è ogni anno una parte fondamentale del programma.
Francesco Zonno (Team-La svolta): Team-La svolta è una lista indipendente, apartitica, aconfessionale e non legata a nessun’altra organizzazione, a differenza di molte altre liste. Si presenta per la prima volta alle elezioni al CNSU. Sono orgoglioso di essere candidato con Team- La svolta perché è la lista più rappresentativa delle istanze di questo territorio. Abbiamo candidato un ragazzo che è coordinatore di alcune residenze della Statale, una ragazza dell’università del Piemonte Orientale, che vive il problema dei trasporti, un ragazzo di Genova che studia medicina, un caso caldo a livello nazionale, e un ragazzo che è presidente della radio della Iulm, voce del panorama associativo. Per ora siamo presenti solo nel Nord-Ovest.
Parla un po’ del programma…
Matteo Giugovaz (Unilab): Vogliamo università più internazionali, una didattica più innovativa e pratica per adattarsi al mondo del lavoro e una migliore connessione dell’università al mondo del lavoro tramite piattaforme come la nostra Jobgate. Fanno parte del nostro programma anche la legalizzazione della doppia immatricolazione, l’abolizione della figura dell’idoneo non beneficiario, domicilio sanitario per gli studenti fuorisede.
Martino Grillo (Obiettivo studenti): Il punto principale è il diritto allo studio. Si parla di abolizione della figura dell’idoneo non beneficiario, di sostegno della classe media e di individuare chi ha realmente difficoltà a pagare l’università. Per medicina proponiamo modifiche al test d’ingresso (più quesiti di logica), maggiore preparazione al test di abilitazione da fare dopo la laurea e maggiore comunicazione sulla disponibilità per le borse di specialità. Inoltre ci sta a cuore anche l’internazionalizzazione, in particolare introdurre delle linee guida per le borse di studio Erasmus.
Francesco Zonno (Team-La svolta): Il punto che mi sta più a cuore è il voto fuorisede. Vogliamo esportare la best practice della Bocconi in tutta Italia, avere presto università plastic-free, eliminare le barriere architettoniche, migliorare la comunicazione tra università, comune e regione sugli alloggi universitari, incentivare gli studenti a fare impresa appena finita l’università, abolire la figura dell’idoneo non beneficiario. Per medicina vogliamo aumentare le borse di specialità in base al territorio.
Quale aspetto dell’università italiana bisogna migliorare urgentemente?
Matteo Giugovaz (Unilab): L’internazionalizzazione. Abbiamo una percentuale irrisoria di persone che partono per l’exchange (solo 5%) rispetto agli altri Paesi OCSE. Inoltre c’è un numero irrisorio di corsi in inglese e di professori stranieri: tutte le materie STEM invece dovrebbero essere insegnate in in inglese, secondo me. Io personalmente ho fatto l’exchange a Darmouth e ritengo che le esperienze internazionali siano fondamentali.
Martino Grillo (Obiettivo studenti): La mancanza di fondi e di appeal a livello internazionale. Abbiamo eccellenze come la Bocconi, la Normale, la Statale etc. che non vengono valorizzate abbastanza all’estero.
Francesco Zonno (Team-La svolta): Bisognerebbe migliorare l’organizzazione generale dell’università, di cui il metodo Bocconi fornisce un esempio positivo.
Cosa ti piace dell’università italiana?
Matteo Giugovaz (Unilab): Il fatto che dia una formazione solida: la qualità dell’istruzione è molto alta. Purtroppo non basta e non bisogna accontentarsi di un’università del genere, dove impari tante cose che però rimangono sul teorico.
Martino Grillo(Obiettivo studenti): Il punto di forza è la sua grande apertura e universalità perché tante università permettono di fare esami opzionali, che concedono di spaziare la propria formazione.
Francesco Zonno (Team-La svolta): Rispetto all’estero, dà una preparazione teorica molto più solida, tuttavia alcuni corsi di laurea mancano di percorso di applicazione.
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