Erano anni violenti. Era una nazione, quella americana, dilaniata al suo interno da radicate, profonde lotte interraziali.
Era il 1960 quando, unendosi alle mille altre voci di protesta che con sempre più forza rivendicavano i propri diritti, Harper Lee pubblicò il suo primo, e fino ad ora unico, romanzo. Fu subito un successo travolgente, estrema sintesi di una nazione piena di contraddizioni, capace di raccontare con leggerezza infantile l’odio dell’uomo bianco, la spiazzante quotidianità di una qualunque cittadina americana, la profonda rettitudine morale del protagonista maschile, in grado di restituire speranza ad un popolo in lotta.
Harper Lee nacque a Monroeville, Alabama, il 28 Aprile 1926. Incuranti della legge dei grandi numeri, lei e Truman Capote furono compagni di scuola, nonché amici fin dall’infanzia. Studentessa modello e personalità individualista, Lee fu sempre una donna determinata, al punto da lasciare gli studi di legge per partire alla volta di New York e dedicarsi pienamente alla sua originaria vocazione: la scrittura. Fu in questi anni, mentre era impiegata presso una compagnia aerea, che stese il proprio romanzo.
Il buio oltre la siepe fu presto riconosciuto come il capolavoro letterario che era, l’autrice venne premiata con il premio Pulitzer e, due anni dopo la pubblicazione, ne fu tratto l’omonimo film, vincitore di tre premi Oscar.
In risposta alla pressante attenzione mondiale nei confronti della propria personalità, però, Lee decise di ritirarsi totalmente dalla scena pubblica, limitando a scarsi, sporadici lavori di letteratura i propri interventi ufficiali.
Anni di silenzio, quindi, seguirono la pubblicazione di un solo libro, che ebbe però la forza sufficiente per scuotere la coscienza di un’intera nazione, contribuendo a indirizzare il corso della Storia.
Tuttavia, poche settimane fa, l’annuncio di una svolta. Il 14 luglio 2015 verrà pubblicato il suo secondo romanzo: Go set a Watchman.
Come ha dichiarato la stessa autrice, quest’ultimo rappresenterebbe un sequel de Il buio oltre la siepe, in quanto racconterebbe le vicende della protagonista, ormai adulta, che torna nel paese d’origine in visita all’ormai anziano padre. L’ennesima nota di eccezionalità, poi, è data dal fatto che Go set a watchman fu scritto ancor prima de Il buio oltre la siepe, facendo così di quest’ultimo un prequel.
Due romanzi, una scrittrice schiva e determinata, improbabili coincidenze, talento, lotta, verità. Nulla sembra mancare in questa vicenda lunga cinquant’anni, tranne forse una degna conclusione, che si avrà, finalmente, quando anche questo manoscritto verrà definitivamente tolto dal cassetto in cui è stato conservato per tutti questi anni e verrà donato al mondo.
Non ci resta quindi che attendere un romanzo che ha tutti i requisiti per essere un secondo, o forse primo, grande capolavoro.
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