Secondo un recente studio di “The Economist” Milano è la città più sicura d’Italia. Vero! Ma è il contesto della notizia che fa la differenza!
Qualche tempo fa, scrollando un social network, mi è apparso un post che incoronava Milano come la città più sicura del nostro Bel Paese. Pochi secondi dopo, scrollando lo stesso social trovavo un post che con un taglio decisamente più ironico raccontava le vicende dei poveri studenti Bocconiani un po’ presi in giro e un po’ compatiti per le crescenti aggressioni subite in Parco Ravizza e la conseguente decisione dell’università di organizzare un servizio di accompagnamento agli studenti per mezzo dei nostri cari “Boccops”, viene facile chiedersi dove si sia inceppato il meccanismo!
Al di là dell’ilarità che la notizia del servizio ha scaturito a vario titolo all’interno della comunità Bocconiana e premesso il fatto che i parchi – di qualsiasi città – non siano il posto più sicuro dopo il calar del sole, c’è da capire se il problema di sicurezza di cui i nostri colleghi sono stati sfortunati testimoni sia generalizzabile all’intera città.
Il primo dei due post menzionati si basava sul safe cities index, studio annuale di The Economist Intelligence Unit che ha l’obiettivo di “capire le condizioni di sicurezza nei maggiori centri urbani del mondo”, basandosi sull’analisi di oltre 76 indicatori divisi in 5 macroaree (“pillars”) cioè: digital security, health security, infrastructure security, personal security, environmental security.
Ebbene, questa ricerca così autorevole posiziona il Capoluogo lombardo al 27° posto nel mondo (overall score), che si traduce nell’11esima posizione a livello europeo (N.B. i centri urbani europei considerati sono 15) e che la rende di fatto la città più sicura d’Italia, visto che l’altra città nostrana oggetto della ricerca è Roma, che ritroviamo al terzultimo posto della classifica, seguita solo da Lisbona e Mosca.
Nel report spicca però una parentesi positiva: Milano è la prima città Europea e la quinta nel mondo alla voce environmental security, che comprende – tra gli altri – indici come iniziative di green economy e incentivi all’utilizzo di energie rinnovabili.

A parte questa nota positiva, la realtà che ci viene riportatata da chi vive la città quotidianamente è in linea con i risultati del report, che se analizzati nel contesto europeo, non sono incoraggianti.
Credo che un importante indicazione di questa situazione si rilevi anche nei contenuti che vengono quotidianamente postati nei canali Telegram o nelle pagine Instagram, come MilanoBellaDaDio, in cui sono stati postati i video che hanno contribuito ad focalizzare l’attenzione sulle aggressioni di Capodanno in Piazza Duomo, e la ancora più famosa Welcome to Favelas che conta circa 570 mila seguaci.
Queste pagine raccontano di una città che è vittima di azioni ed eventi che non si addicono agli standard dell’Unione Europea, il che è dimostrato in maniera molto più analitica e precisa nei risultati del safe cities index che non mancano di dettagli nel definire le discrepanze tra noi e il resto dell’unione.
Credo di portare un’opinione condivisa e condivisibile nel dire che garantire la sicurezza dei cittadini debba essere un’assoluta priorità degli enti locali e, a maggior ragione, con riguardo agli studenti, che sono più esposti ad un potenziale rischio in quanto sono più soliti ad uscire in orari notturni, la risposta dell’Università è stata un valevole tentativo di incrementare il sentimento di sicurezza della nostra community, ma appunto, risponde solo ad un’esigenza particolare di un piccolo gruppo di studenti.
Questa – al contrario – deve essere un’occasione per prendere consapevolezza della condizione attuale della città, anche in rapporto con le altre maggiori aree urbane del vecchio continente e per prendere gli opportuni provvedimenti per riallineare il livello in maniera consapevole, lascio a voi e alle Autorità il diletto mentale di trovare delle valide e possibili soluzioni.
I was born in Biella in 1998 and I was strictly forged by the Piedmont's pre-alps. I'm currently living in Milan and attending the 4th year in the school of law of Bocconi University. Lawyer to be, who's having fun analyzing everyday facts from different points of view