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Welcome to Tra i Leoni, Carlo Maria Franchino!

Blockchain, NFT & Arte Digitale

I was born in Biella in 1998 and I was strictly forged by the Piedmont's pre-alps. I'm currently living in Milan and attending the 4th year in the school of law of Bocconi University. Lawyer to be, who's having fun analyzing everyday facts from different points of view

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Eccovi l’articolo sull’evento Blockchain, NFT & Arte Digitale, ringraziamo gli ospiti Luisa Ausenda, Giacomo Vella e Deodato Salafia per le loro considerazioni caratteristiche sul mondo dell’arte digitale

Nell’attesa del ritorno degli eventi in presenza, Tra I Leoni e Culturit hanno prodotto un evento virtuale sul tema delle Blockchain, NFT e Arte Digitale.  

Le due associazioni si occupano di mondi apparentemente distanti che si incrociano ad hoc per questo evento; il risultato è un mix “esplosivo” di interlocutori che si scambiano reciproche opinioni sulle possibili applicazioni delle blockchain al mondo dell’arte, considerazioni etiche, e prognosi sul futuro di quel settore.  

Ma andiamo con ordine! Il panel dell’evento è composto da 4 ospiti con personalità e background accademici completamente differenti: Luisa Ausenda, international project & sales manager di Galleria Continua, fiera alumna Bocconi che subito dopo la laurea CLEACC si è lanciata nel mondo dell’arte; Giacomo Vella, attualmente ricercatore presso l’osservatorio sulla blockchain del Politecnico di Milano; Deodato Salafia, fondatore della galleria d’arte contemporanea e digitale Deodato Arte, lavora nel mondo dell’arte con un passato accademico da informatico.  

Ad orchestrare il tutto troviamo Marco Bassini dal dipartimento studi giuridici dell’Università Bocconi, che gestisce gli interventi degli altri ospiti, oltre a fornire un importante punto di vista giuridico.  

L’evento comincia con una breve introduzione degli ospiti e della tematica, ma poco dopo si entra nel vivo della discussione, con Deodato che esprime una tanto severa quanto condivisibile critica nei confronti del modo in cui gli NFT vengono attualmente gestiti dalle piattaforme. Secondo il gallerista, l’arte è informazione su un supporto e quindi ben vengano i Non Fungible Token (che altro non sono se non sequenza di informazioni crittografate, abbinate ad un file digitale ed inserite in una blockchain, in modo da certificarne l’origine e la proprietà).  

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Il problema sta nella mancata decentralizzazione delle piattaforme: spesso i certificati “siedono” nei server delle piattaforme invece di essere decentralizzati, sono quindi soggetti al rischio di corruzione o comunque a limitazioni nella loro circolazione (qui un approndimento sul libro “NFT per spiaggiati” di Deodato Salafia).  

È evidente la profondità dell’arte, intesa come qualcosa di più del supporto su cui è espressa. Gli NFT sono strumenti di circolazione, ma l’estro del contenuto va aldilà del supporto, è concetto. 

Dalle opinioni degli ospiti si percepisce come questa tecnologia sia un potentissimo strumento per il futuro del mondo dell’arte. Nonostante sia ancora acerba, i tre sono concordi nel dire che sarà la sua prossima direzione di sviluppo. E non solo, ha anche il merito di rinnovare l’interesse verso questo settore, incuriosendo gli appassionati!  

Vella poi, evidenzia le possibili integrazioni tra Blockchain e NFT, sottolineando che tramite la tecnologia delle blockchain si abbia una certezza maggiore sulla proprietà dell’opera digitale scambiata.  

La discussione si sposta infine sul piano della circolazione delle opere. Emerge qui come l’evoluzione del supporto non aggiunge problemi ulteriori rispetto a quelli che già c’erano per l’arte digitale e anzi, ne incrementa la conoscibilità e l’hype.  

Il fatto che un’opera d’arte sia digitale, e quindi comunemente visibile e riproducibile, incrementa il valore dell’originale, ciò a rimarcare la differenza tra supporto e concetto.  

Rilevante è il tema della tutela dell’autore. Nonostante alcuni tentativi, il legislatore non è ancora in grado di garantirla pienamente nell’arte digitale o digitalizzata.  

L’evento mi ha lasciato con una domanda, portata dall’osservazione di Luisa Ausenda sulle future implicazioni dell’arte digitale (e degli NFT) a seguito dell’annuncio della creazione del Metaverso. Nel momento in cui possiamo immaginare un mondo parallelo, digitale, in cui è possibile svolgere gran parte delle attività tipiche della vita umana, potremmo pensare anche a case digitali piene di opere d’arte (digitali anch’esse ovviamente)? Se la risposta è si, prepariamoci, perché lo sviluppo di queste tecnologie sarà enorme, ma le considerazioni etiche sul punto, le lascio a voi…  

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