Secondo appuntamento con RadaRappresentanza, la rubrica che monitora l’attività dei rappresentanti degli studenti all’interno degli organi di amministrazione.In occasione delle elezioni al CNSU abbiamo intervistato i tre candidati bocconiani all’organo di rappresentanza nazionale.
Martina Mari di CLDS, secondo anno CLMG originaria di Roma.
Mario Moschetta di Unilab SvoltaStudenti, terzo anno CLEAM che proviene da Castiglione Castel Raimondo.
Enrico Venturi di Au-SpL-Mup, secondo anno CLMG da Figline Valdarno.
Descrivici brevemente il gruppo con cui hai deciso di candidarti.
Mari:
il nostro gruppo CLDS (Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio) raccoglie le associazioni e i gruppi di rappresentanza nei singoli atenei, nel nostro caso OS-Bocconi (lista aperta Obiettivo Studenti). Nasce nel 1995 ed ha una storia di presenza in università non indifferente. L’idea nasce da un gruppo di amici e colleghi che hanno deciso di risolvere le problematiche relative alla loro università.
Tre anni fa alle scorse elezioni abbiamo ottenuto cinque seggi al CNSU, questi cinque ragazzi hanno portato avanti ben diciotto mozioni alcune delle quali, come ad esempio quella concernente l’ISEE, hanno avuto buon esito. E’ con loro che mi sono confrontata per redigere il programma dei prossimi tre anni prendendo come punto di riferimento quello che hanno fatto nello scorso mandato. Quello che contraddistingue la lista è l’essere presenti a livello nazionale e non solo nella nostra circoscrizione, questo ci permette di avere una visione a 360 gradi del sistema universitario italiano.
Moschetta:
Unilab – SvoltaStudenti è un network di Students Union che si ispirano ad un modello di indipendenza che emancipa anche B.lab all’interno della nostra università, i punti chiave sono l’indipendenza, le soluzioni pragmatiche e un approccio non ideologico alla rappresentanza studentesca, tutto questo c’ha portato ad avere ottimi risultati in università e a livello nazionale. Ricordiamo infatti che il primo bocconiano eletto al CNSU è stato Angelo Antinoro candidatosi con Unilab nel 2013.
Venturi:
Il gruppo con il quale mi candido è il risultato di una coalizione formata da Studenti per le Libertà, Azione Universitaria e Movimento Universitario Padano. Io provengo in particolare dalla parte di Azione Universitaria che ha un’esperienza ventennale. Partita come gruppo giovanile del Partito della Destra pian piano si è sempre più distaccato sino a diventare oggi un punto di riferimento per gli studenti che si riconoscono nei valori del centro destra. Anche noi a livello nazionale siamo presenti in tutta Italia e Azione Universitaria riesce ad arrivare a percentuali intorno al 2025%
Quali sono le vostre esperienze pregresse nel mondo della rappresentanza?
Mari:
Io ho frequentato un liceo privato che ha una struttura diversa anche in termini di rappresentanza, solo durante il quarto e quinto anno abbiamo avuto la possibilità di approcciarci alla rappresentanza di classe istaurando un dialogo con il corpo docenti. Approdata presso l’Università Bocconi, ho conosciuto l’associazione Obiettivo Studenti e al primo anno sono diventata rappresentante di classe, ho potuto farlo solo fino a gennaio, poi per motivi personali ho dovuto lasciare le redini in mano alla mia collega rappresentante che ringrazio e con la quale mi complimento per il lavoro svolto.
Moschetta:
Partono dal liceo, sono stato prima rappresentante di classe e poi di istituto, prediligendo sempre il dialogo alle proteste e rifiutando costantemente un approccio ideologico. Ho ritrovato questi principi anche in Blab e sono dunque stato rappresentante di classe, di corso e adesso anche in Collegio Docenti e Commissione Disciplinare. Sono stato capogruppo di Blab nello scorso semestre portando a casa molte delle nostre promesse elettorali. E ci tengo a precisare che in tutti gli organi ho sempre avuto il 100% delle presenze.
Venturi:
Fino a 17 anni la rappresentanza non la conoscevo affatto poi al liceo soprattutto grazie ad una professoressa di filosofia mi sono avvicinato a questo mondo. Da qui è partita l’idea della candidatura alla Consulta Provinciale degli Studenti dove presentandomi da indipendente sono riuscito a diventare vicepresidente della provincia di Firenze, successivamente ho deciso di avvicinarmi alla corrente di centro destra fondando nella mia città Figline Valdarno una sezione di Gioventù Nazionale nell’anno 20142015. Quest’anno sono diventato rappresentante di classe.
Qual è la proposta del tuo programma che senti ti rappresenti maggiormente?
Mari:
È senza dubbio quella che riguarda il diritto allo studio in particolare quella sulla nuova normativa ISEE, l’anno scorso è stata varata questa nuova normativa che ha abbassato i valori soglia per l’accesso alla borsa di studio, questo ha portato a escludere il 20% degli studenti considerati improvvisamente troppo ricchi. Già quest’anno abbiamo cercato di alzare questo valore soglia. Ritengo sia un problema molto sentito anche in un’università privata come la Bocconi.
Moschetta:
A rappresentarci di più è la proposta della doppia immatricolazione, rispetta il presupposto con il quale abbiamo scritto il programma ovvero è una buona idea a costo zero.
Vogliamo abolire il divieto di doppia immatricolazione sancito da un regio decreto del 1933 che impedisce agli studenti italiani di frequentare contemporaneamente due corsi di laurea universitari. Tale abolizione è volta ad una sincronizzazione con i paesi europei e internazionali sempre nell’ottica dell’internazionalizzazione.
Venturi:
Quella che sento maggiormente è la riforma del CNSU, un organo che è oggi sconosciuto ai più e non ha forti poteri decisionali. È assurdo che gli studenti non conoscano un organo così importante. Se non si passa prima da un rafforzamento del CNSU, le altre proposte non sono attuabili.
Dopo le domande generiche rivolte ai tre candidati analizziamo i punti più controversi dei loro programmi con delle domande specifiche e diverse per ognuno di loro.
per Moschetta:
Proponete un generico “incentivo allo sport”, ma di concreto nel programma avete previsto solo dei “tornei universitari”. Non si accenna a Borse di Studio per lo sport.
E’ lecito pensare sia solo una proposta generica e poco specifica?
Proponete inoltre un CNSU europeo, ma anche in questo caso si evince poco dal programma sulle vostre intenzioni pratiche in materia.
Moschetta:
L’incentivo allo sport è un punto che ci sta molto a cuore e anche in Bocconi con i nostri rappresentanti allo sport stiamo lavorando bene quest’anno, i recenti eventi con ospiti illustri (Zanetti, Collina, Marotta, Maldini, Cordoba, Lippi e tanti altri) ne sono la riprova. Vogliamo creare dei momenti di incontro tra le università su questa materia, dando vita appunto a tornei universitari. Questo rientra ancora nello stile del nostro programma, Buone idee a costo zero. Un’idea semplice che può incentivare lo sport e creare un dialogo con le istituzioni per le future iniziative.
Per CNSU europeo invece noi intendiamo un’europeizzazione ed internazionalizzazione dell’organo, facendo sì che esso guardi più alle università europee e internazionali, che si confronti con le altre realtà del mondo così come fa la nostra Università.
per Mari:
Nel vostro programma è previsto un “prestito d’onore”. Per far ciò proponete un protocollo di intesa tra Ministero e Istituti di Credito. Come intendete mettere in atto questa ambiziosa proposta? Avete già saggiato l’eventuale disponibilità di alcuni Istituti di credito?
Mari:
Si, quando abbiamo pensato a questa proposta c’è stato un dialogo con L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) che ha manifestato la propria approvazione alla proposta: anche l’Istituto di Credito può trarne vantaggio soprattutto se c’è dietro la garanzia dello Stato. Tale garanzia statale è una proposta concreta e reale perché si basa sul fondo istituito con la legge 1402010 detto “Fondo per il merito” che al momento copre l’ammontare complessivo dei prestiti per il 70%. Abbiamo calcolato che se questo fondo venisse attivato al 100% arriverebbe a coprire la totalità dei prestiti erogati. Ricordiamo che questo sarebbe un prestito a misura di studente con condizioni contrattuali molto vantaggiose quali il tasso di interesse all’ 1.5% e la restituzione a partire da 30 mesi dopo la fine del corso di studi. E’ una proposta che conviene a tutti, studenti, Stato e istituti di credito.
per Venturi:
Ti candidi a un organo di rappresentanza al livello nazionale. Nella maggioranza degli atenei italiani è possibile rifiutare il voto di un esame. Nonostante ciò nel programma proponi il “possibile rifiuto del voto sotto una certa soglia (es. al disotto del 22)”.
Non è forse una proposta più adatta ad un organo interno alla Bocconi che ad un organo nazionale come il CNSU?
Venturi:
No, infatti Il rifiuto del voto è una prassi instauratasi tra docente e studente negli anni, il nostro obiettivo non è solo quello di permettere a studenti della Bocconi di rifiutare il voto ma è anche impedire che studenti di altre università rifiutino voti non bassissimi (con questa iniziativa non si potrebbe rifiutare un 2627 anche in un’università pubblica). Perché sebbene la media sia importante, conta anche la velocità con la quale si consegue il titolo di studio.
Analizzata parte dei loro programmi elettorali passiamo a domande a proposito delle tematiche più calde e discusse in questo periodo.
per Moschetta:
In molti hanno accusato i rappresentanti eletti con Unilab al CNSU nello scorso triennio di assenteismo.
Secondo alcune fonti si evincerebbe infatti che Angelo Antinoro ha una percentuale di presenze di poco superiore al 50% mentre il gruppo nel suo insieme del 36% circa. Al di là di questi dati sin ora non confermati.
Come rispondete a queste critiche?
Moschetta:
In primo luogo i dati che sono emersi tengono conto del gruppo consiliare con la Confederazione che non fa parte di Unilab ma con la quale sì è creato appunto un gruppo all’interno del CNSU.
Dunque ribadisco sono dati del gruppo consiliare del quale fa parte un rappresentante non riconducibile ad Unilab. Ed è questo rappresentante della Confederazione cha accumulando parecchie assenze ha fatto scendere la percentuale di presenze del gruppo.
Aggiungerei che sicuramente la presenza è importante e la mia condotta ne è la dimostrazione, ma al di là di questo la qualità della rappresentanza si valuta anche basandosi sulla qualità delle proposte e delle attività svolte all’interno dell’organo e non solo sulla presenza. L’importante dunque è anche essere incisivi quando serve così come lo sono stati i miei predecessori.
Ripeto sicuramente chi mi ha preceduto poteva fare di più, si può sempre fare di più, ed io farò senz’altro di più. Ricordo che personalmente ho una percentuale di presenze del 100% negli organi in cui sono stato eletto in Bocconi.
per Mari:
CLDS ha criticato apertamente Unilab per l’assenteismo dei suoi rappresentanti. Tu però l’anno scorso dopo essere stata eletta Rappresentante di classe non hai frequentato regolarmente le lezioni e a detta dei tuoi colleghi non hai opportunamente adempiuto alle tue mansioni di rappresentante. A dispetto di ciò hai svolto non assiduamente alcune attività extracurricolari in università durante l’anno. È vero? Se sì, perché?
Mari:
Come ho già detto fino a gennaio il lavoro di rappresentanza per cui mi ero candidata l’ho portato a termine, poi per problemi personali di natura familiare da gennaio non ho più potuto, avessi previsto determinati eventi ovviamente non mi sarei candidata. Dunque non ho potuto frequentare le lezioni e restare frequentemente a Milano (la mia famiglia vive a Roma). Alla fine di maggio ho incontrato l’altra rappresentante per parlare e chiarire sulla seconda parte dell’anno, sottolineo ancora l’ottimo lavoro svolto dalla collega. Comunque su questo sono sempre stata molto sincera e onesta.
Per quanto riguarda le attività extracurricolari è vero che ho fatto e faccio un turno di un’ora e mezza alla settimana nella CUSL (Cooperativa Universitaria Studio e Lavoro) come volontaria, ma è un impegno che appunto richiede poco tempo, assiduità ed ha un orario flessibile.
per Venturi:
La tua lista non era presente in Università prima della tua candidatura, ed attualmente non risulta esserci un’associazione ad essa direttamente ricollegabile.
Dunque possiamo dire che sei il solo attivista della lista in università o ci sono altri ragazzi devoti alla causa? Perché questa scelta di correre “solo”?
Venturi:
Fare un’associazione c’è stato sconsigliato dall’Università stessa.
Questa comunque per noi è una partenza, un gruppo di bocconiani devoti alla causa c’è e in questi giorni mi hanno seguito nelle varie università, sono anche venuti a qualche banchetto, non tutti ovviamente anche perché il gruppo deve essere ancora costituito in maniera strutturata.
Abbiamo fatto questa scelta perché volevamo rappresentare gli studenti che si riconoscono nei valori del centrodestra ma soprattutto perché volevamo dare un’alternativa ai soliti schieramenti, belli o brutti che siano, presenti in questa università. Abbiamo deciso dunque di partire subito con una sfida impegnativa ed importante come il CNSU è un lavoro che parte ora è andrà però avanti crescendo.
Contraddittorio in un minuto, infine i candidati hanno avuto a disposizione un minuto a testa per porre una domanda ai due colleghi e rispondere alle domande ricevute.
Mari per Moschetta:
Riguardo alla parte del tuo programma inerente a “Campus e Partecipazione”, proponete la formazione di spazi aperti e di incentivare l’associazionismo studentesco.
Successivamente però parlate di spazi studio aperti H24. Mi sembra un po’ contraddittorio da parte vostra, prima promuovete le attività extracurricolari che esulano dallo studio mentre subito dopo affermate però che in pratica l’unica cosa da fare in università è studiare anche nel fine settimana.
Moschetta:
Ringrazio per la domanda, è uno dei punti che ci sta a cuore perché anche grazie a Unilab è stato creato l’albo delle associazioni, dunque adesso gli spazi dell’Università vengono assegnati alle associazioni e non solo ai gruppi di rappresentanza cosa per nulla scontata fuori dalla nostra università.
Per quanto riguarda l’incoerenza ti rispondo che chi fa veramente associazionismo si ritrova spesso a studiare anche ad orari più inusuali ad esempio la sera quando le aule studio sono chiuse. Quindi la nostra scelte di promuovere le associazioni e al contempo aprire spazi studio H24 sono perfettamente coerenti fra loro. Personalmente sono tre anni che lavoro per l’associazione di giorno e studio la sera.
Mari e Moschetta per Venturi:
L’introduzione dello status di “studente fuori sede” nella carta d’identità, è una proposta che si può effettivamente fare al CNSU? Perché è una proposta che non prende in considerazione soltanto il Ministero dell’Istruzione ma anche quello della Sanità, del Lavoro e altri organi ancora.
Venturi:
Penso che il CNSU debba occuparsi di cause che vanno oltre il singolo Ministero dell’Istruzione rapportandosi anche con altri ministeri e altri organi, questi infatti non lavorano per compartimenti stagni ma cooperano. Questa potrebbe essere l’occasione per dare agli studenti del CNSU l’opportunità di poter toccare anche altri ambiti e ampliare le proprie competenze.
Venturi per Mari:
La concessione di questo prestito d’onore potrebbe divenire un pretesto per non prestare attenzione alle borse di studio e all’investimento pubblico sull’istruzione?
Mari:
La nostra proposta del prestito d’onore non si sostituisce in alcun modo a quella del diritto allo studio, non a caso ho rimarcato quel punto nella domanda precedente. È un tema su cui abbiamo sempre lavorato e continueremo a farlo. Il prestito d’onore è una possibilità facoltativa per lo studente, un’occasione in più.
Venturi per Moschetta:
Come mai il vostro programma è identico a quello di tre anni fa ?
Moschetta:
Unilab è un gruppo di minoranza che sta crescendo (2 seggi su 30 al CNSU) dunque il programma non è uguale ma è molto simile perché il nostro è un progetto di lungo periodo. Lavorare all’interno del CNSU è un processo che richiede tempo e un gruppo di minoranza ha bisogno di più di tre anni per portare a termine determinate imprese.
Moschetta per Mari:
perché Obiettivo studenti in Bocconi sparisce fuori dalla campagna elettorale e ricompare soltanto sotto elezioni? Questo è testimoniato anche dall’attività della pagina Facebook che si “risveglia” solo quindici giorni prima dalle elezioni.
Mari:
Innanzitutto uno dei motivi per i quali siamo poco presenti è perché siamo un’associazione e non un gruppo di rappresentanza e questo ci crea dei limiti.
Detto ciò questi sono stati anni particolarmente difficili: i risultati elettorali sono stati negativi e hanno portato tanta sfiducia ma anche tanta voglia di ripartire. Ripartenza che non sempre si può attuare in dieci giorni ma che necessita di tempi più lunghi.
Quest’anno abbiamo deciso di ricandidarci con CLDS sulla base di un lavoro forte che abbiamo fatto con gli altri nostri gruppi all’interno di altri atenei, sono mesi che collaboriamo con loro per ripartire al meglio.
Sicuramente si può pensare di ripartire da quest’anno e continuare a lavorare in modo diverso, abbiamo fatto una campagna come tu hai notato decisamente diversa da quella degli altri anni, una campagna molto social. Stiamo riportando fiducia e voglia di fare all’interno dell’associazione. C’è stato un periodo di transizione causato dal risultato delle elezioni ma stiamo ripartendo piano piano come associazione, un passo alla volta stiamo raggiungendo grandi obiettivi. Se penso al lavoro fatto per alcuni nostri eventi come la mostra che abbiamo organizzato mi rendo conto delle grandi capacità del gruppo. Ripartiamo dal CNSU.
Alcuni punti tratti dai programmi dei tre candidati:
Mari:
-Detassare il merito […] i borsisti ad oggi sono tassati e le università pagano l’IRAP sulla borsa erogata, rimuovere le imposte applicate su Atenei e studenti e creare un apposito credito d’imposta. […]
–Visiting Professor e Network, snellire le procedure per i visiting professor e incentivi per l’aumento dei professori stranieri nelle università.
Moschetta:
-Indicizzazione delle borse di studio al costo della vita con studi nazionali
-Rafforzare il contatto tra rappresentanti delle varie università e istituzioni metropolitane con incontri programmati
Venturi:
-Introduzione del parere vincolante sulle proposte di riforma del sistema universitario
– omogeneità tra i programmi e le modalità d’esame tra classi
Link Utili
https://www.facebook.com/Venturi-al-CNSU-2016-905217562928135/
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